Quando si parla di crescita personale sulle riviste o sui social media, vedo spesso apparire messaggi contraddittori.
Counselor, coach, esperti di pnl, psicologi, consulenti aziendali, professionisti del benessere psicofisoco e consulenti a vario titolo, sembrano essersi divisi in due partiti:
- La filosofia del “miglioramento personale/professionale/relazionale/fisico ad ogni costo”
- La filosofia dell’accettazione e dell’amore di sè 24/24h, 7/7 giorni.
Al punto che una mia cliente, giorni fa, mi ha fatto una domanda in apparenza davvero difficile e che vi riporto con il suo permesso:
“Dottoressa, devo continuare a sforzarmi di cambiare e migliorare o sarebbe meglio che imparassi semplicemente ad accettarsi e ad amare sè e la sua vita per ciò che sono ?“

In realtà la contrapposizione tra accettazione e miglioramento, tra self love e self improvement, è un falso dilemma.
Molto spesso le persone arrivano a porsi questa domanda perché bombardate di messaggi discordanti da parte dei vari professionisti sui vari social network. Non è raro che un contenuto, a causa del mezzo veloce utilizzato per veicolarlo come una storia o un carosello, finisca per perdere profondità e complessità, venendo completamente frainteso dal/dalla lettore/lettrice.
Oppure, ci si arriva a porre questa domanda perché guidati da un livello molto basso di autostima, arrivando a credere che stare malissimo nel pensare a sè stessi/e sia una cosa “normale”, quando in realtà non lo è affatto.
Credo che questa falsa contrapposizione sia dovuta ad una cattiva comprensione di quale siano i significati reali sia del self-love che del miglioramento personale.
Il messaggio – del tutto errato a mio avviso – che viene fatto passare sui social è più o meno il seguente:
- Amare sè stessi = bisogna vedersi perfetti così come si è senza sè e senza ma; ogni desiderio di cambiamento diventa un “alto tradimento” alla causa del self-love e dell’accettazione totale; l’autostima è completamente basata su di un giudizio morale/estetico su sè stessi/e oggettivizzato
- Migliorarsi = utilizzare qualsiasi mezzo (anche il più lesivo a livello emotivo) per raggiungere obiettivi che spesso non sono stabiliti da noi ma da una pressione esterna di tipo ambientale o sociale (ad esempio guadagnare xmila euro al mese, mostrare meno anni di quelli che si hanno, vivere nel lusso, ricercare esasperatamente la forma fisica di moda al momento etc.).
Questi sono solo alcuni esempi di come si possano distorcere i concetti di “miglioramento” e “amore di sè” che diventano così parole vuote di contenuto e veicoli di una “filosofia” non solo superficiale, ma addirittura tossica e potenzialmente dannosa per il nostro equilibrio psicofisico.
Guardiamo con più attenzione entrambi i concetti:

Migliorarsi non vuol dire distruggersi per raggiungere obiettivi irrealistici e, soprattutto, che nulla hanno a che vedere con noi. Migliorare vuol dire perfezionarsi, fare della propria esperienza un punto di forza, ammettere i propri errori e provare a superarli, riconoscere i desideri più profondi e autentici della nostra anima e fare di tutto per provare a realizzarli.
Amarè sè stessi non dovrebbe limitarsi ad un discorso – pur importante – di accettazione: dovrebbe essere qualcosa che va molto oltre.
Amare è un’azione concreta, infatti: quando “amiamo” qualcuno/a, ci preoccupiamo del suo benessere, speriamo sia in salute e abbia successo nelle sue attività; lo/a sosteniamo nei suoi progetti e lo/a aiutiamo a realizzare i suoi sogni, vogliamo il meglio per lui/lei.
Proviamo ad applicare gli stessi parametri che usiamo per gli altri: prova ad amarti così come ami i tuoi amici più cari, come ami la tua famiglia o il/la tuo/a partner. Concedi a te stessa/o le stesse attenzioni, premure, spazi ed energie che concedi agli altri.
Il Self-Love e il Self-Improvement non sono concetti antitetici, ma anzi, sono complementari tra loro: ognuno di loro rappresenta l’ingrediente fondamentale della riuscita dell’altro.

Amarsi ci porta a migliorare le nostre possibilità, le nostre relazioni, la nostra carriera, il nostro rapporto con noi stesse/i e, avere un rapporto più equilibrato tra vita privata e lavoro: più in generale, ci garantisce un netto miglioramento qualitativo della nostra vita.
Migliorare noi stesse/i e i vari aspetti della nostra vita, ci permetterà di avere una vita più autentica e in linea con i nostri desideri profondi, rafforzando la nostra autostima. Scegliamo di migliorarci perché meritiamo il meglio possibile, perché ci amiamo e ci vogliamo permettere di vivere la vita dei nostri sogni.
L’amore per sè stesse/i è già, di per sè, un enorme miglioramento e migliorarsi è già, di per sè, un enorme atto di miglioramento.
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Con Amore,
Dr. Mavi
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Grazie a te !